venerdì 31 dicembre 2010

Caso Battisti: lettera familiari Torregiani a governo, ora massima trasparenza


I familiari di Pierluigi Torregiani, il gioielliere assasinato da Cesare Battisti, hanno scritto una lettera aperta al presidente del Consiglio e a tutto il mondo della politica per invocare "trasparenza" dopo la decisione del governo brasiliano che ha negato l'estradizione dell'ex terrorista. La lettera aperta e' rivolta a tutti i ministri della Repubblica e, per conoscenza anche al Capo dello Stato e ai presidenti di Camera e Senato.

"I sottoscritti Alberto Torregiani, Adriano Sabbadin, Maurizio Campagna e Alessandro Santoro in qualita' di stretti familiari di Pierluigi Torregiani, Lino Sabbadin, Andrea Campagna e Antonio Santoro caduti per opera del terrorista Cesare Battisti, vogliono esporre le loro considerazioni. Gia' da ieri - si legge - si ha notizia, dai media italiani e stranieri, della ormai certa mancata concessione dell'estradizione del terrorista Cesare Battisti dal Brasile in Italia affinche' questi espiasse la giusta pena comminata dal nostro Ordinamento Giudiziario nell'ambito di ben tre gradi di giudizio".

"Si desidera concretamente conoscere nel dettaglio tutte le iniziative ed i relativi tempi che il nostro esecutivo intenda attuare, nella persona del Presidente del Consiglio e dei singoli Ministri degli Affari Esteri, di Giustizia, dello Sviluppo Economico e/o di ogni altro Ministero, in relazione alla vicenda in oggetto. Stante l'enorme rilevanza di quanto sta accadendo che lede lo stato di diritto Italiano, riteniamo che detta informativa, debba essere portata a conoscenza di tutto il Paese affinche' i nostri concittadini possano anche ritrovare un senso o una giustificazione che ha comportato la morte dei nostri cari".

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