mercoledì 2 febbraio 2011

Caro Gianfranco, viaggi con un regime di ritardo


«Se si pensa al regime fascista si fa un confronto umiliante con il presen­te: il dittatore fascista era attento alla sua immagine di amico del popolo, era di vita privata modesta, di peccati nascosti. Si di­rà che nel regime fascista si rubava poco perché c'era poco da rubare e che l'attua­le abbondanza è una delle ragioni della corruzione generale, ma anche nella dit­tatura alcuni ritegni, alcune vergogne, al­cuni timori di una punizione restavano». Il camerata che avete appena ascoltato tessere l'elogio del regime è Giorgio Boc­ca e la citazione non risale all'epoca in cui era un giovane fascista. Ma appare ne l'ul­timo «Venerdì» del quotidiano La Repub­blica .

Fa il paio con il recupero del fasci­smo nel paragone con il berlusconismo che ha fatto il Grande Vecchio comunista Alberto Asor Rosa, secondo cui il fasci­smo era dentro una tradizione nazionale, aveva un rapporto stretto con il risorgi­mento. E fa il terno con quanto ha detto di recente Andrea Camilleri: «Sotto il fasci­smo ero più libero dei giovani d'oggi ». Po­trei continuare fino al gesto simbolico di Napolitano che l'altro giorno è andato a visitare Palazzo Venezia e la sala del Map­pamondo, fino ad affacciarsi allo storico balcone, senza sporgersi, per timore di fo­tografi appostati. E ha detto: «Quant'è pic­colo ».

Infatti era uso single o monoduce. Come definire questa nuova corrente di sinistra che rivaluta il fascismo? Pro­pongo alcune definizioni. Rinnegazioni­smo, nel senso che rinnegano le loro ma­trici antifasciste, partigiane o comuniste. Dispettonismo, perché spinti dal dispet­to a Berlusconi. Tardoneofascismo per­ché sono passati dal vetero-antifascismo da sinistra senile a un nuovo filofascismo da sinistra puerile. Retrovisionismo, ver­sione posticcia del revisionismo che si fonda non sulla ricerca storica ma sullo specchietto retrovisore.

Disperazioni­smo, perché riscoprono il fascismo per di­sperazione rispetto al presente e alla mor­te di sinistra, destra, comunismo e partiti. Paraculismo, ma questa definizione non ha dignità storiografica. Io mi diverto, so­prattutto se penso al povero Fini, diventa­to antifascista proprio ora che gli rivaluta­no il duce. Viaggia sempre con un regime di ritardo.

(di Marcello Veneziani)

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