sabato 9 ottobre 2010

L'ultimo messaggio su Fb: "Meglio morire in piedi che vivere una vita strisciando"


Il militare italiano, morto questa mattina in Afghanistan aveva compiuto 32 anni il 24 settembre scorso e sulla bacheca del social network in tanti gli avevano fatto gli auguri e dato appuntamento per il suo ritorno in Sardegna.
"Houston.... ti ho lavato la macchina - gli aveva scritto, invece, scherzosamente la sorella Antonella qualche giorno fa - almeno non me lo chiedi più, la prossima lavata quando torni". Orfano di padre, il caporal maggiore Gianmarco Manca aveva preso il diploma di geometra ad Alghero. Dopo la morte del genitore, un maresciallo dell'Aeronautica scomparso nel 2003 in un incidente, Gianmarco si era arruolato.
Effettivo al 7/o Reggimento alpini di Belluno, Gianmarco lascia la mamma Pierina Cuccuru e la sorella Antonella. Questa mattina le due donne hanno appreso la notizia nella casa di viale della Resistenza ad Alghero dallo stesso Comando degli alpini.
Davanti alla casa di famiglia si sono radunati parenti e amici per portare cordoglio ai parenti. Il caporal maggiore era alla sua quarta missione all'estero. Prima della partenza per l'Afghanistan la mamma Pierina aveva cercato di convincerlo a desistere perché temeva per la sorte del figlio.
"Mia madre non voleva che partisse - ha detto stamattina la sorella Antonella ai giornalisti - ma Gianmarco le aveva detto: mamma io i miei colleghi soli non li lascio, loro sono la mia famiglia. Erano dei ragazzi meravigliosi - ha aggiunto Antonella Manca - erano alla quarta missione insieme, non si sentivano degli eroi. Gianmarco diceva che era un lavoro come un altro, mio fratello è morto facendo il suo lavoro. Voleva ottenere l'avvicinamento in Sardegna per stare vicino a mia madre e a me - ha concluso la sorella - l'ultima cosa che ci siamo detti qualche giorno fa è stato l'appuntamento all'aeroporto di Alghero dove sarebbe arrivato in mimetica come sempre".

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