domenica 8 gennaio 2012

Giovanna D'Arco, Santa ambiguità

Eroina per volontà di Dio o forse del Delfino di Francia, contesa dalla politica francese, canonizzata tra mille incertezze, vessillo di guerra e di campagne elettorali. E forse pure transessuale.

Giovanna D'Arco, patrona dei cugini d'Oltralpe, ha compiuto il 6 gennaio 600 anni. Sulla sua figura carismatica si è detto, scritto - e persino girato - di tutto. Eppure il suo mito, sospeso tra leggenda e storia, rimane ancora avvolto dal mistero. Tanto che ci si è interrogati pure sull'identità sessuale di un personaggio così particolare.

DUBBI SUL SESSO DELLA PULZELLA.

Vuoi vedere che la pulzella d'Orleans, che nella prima metà del XV secolo guidò l'esercito francese contro gli inglesi vestita da uomo, era in realtà un lui? La tesi è stata portata avanti da diversi storici e studiosi, drasticamente smentiti però dalle testimonianze dell'epoca del processo. Più difficile rifiutare a priori la tesi delle statunitensi Leslie Feinberg, attivista e autrice transgender, e della biologa Joan Roughgarden, ripresa il 7 gennaio da diversi quotidiani tedeschi, secondo cui Giovanna era una donna con l’identità sessuale maschile.
«Indubbiamente in quella ragazza c'era qualcosa di strano», ha spiegato a Lettera43.it il professor Franco Cardini, storico e saggista, tra i massimi esperti italiani dell'età medioevale.

Professore, cosa risponde a chi avanza l'idea che la pulzella fosse un uomo?

Prima bisognerebbe dimostrare in quali altri casi i documenti inquisitoriali, sempre accuratissimi, hanno preso papere così clamorose. Dalle visite mediche che furono fatte durante il processo, e la violenza che le fu probabilmente usata il giorno prima della morte, è chiaro si trattasse di una donna.

Come nascono allora queste teorie?

Da travisazioni. Dai documenti storici emergono solo elementi che potrebbero far pensare a squilibri ormonali, come l'eccessiva peluria e l'irregolarità delle mestruazioni.

Due studiose americane, citate dai giornali tedeschi, ipotizzano la sua transessualità.

Ma parlare della sessualità ambigua di Giovanna D'Arco è scoprire l'acqua calda, oltre che inutile da un punto di vista storico.

Cioè?

Suvvia, questa ragazza voleva rimanere vergine, rifiutava costantemente qualsiasi tipo di atteggiamento o di interesse sessuale, si vestiva da uomo. Non c'è bisogno di uno studio per capire che aveva qualche problema di identità, è chiaro a chiunque. Poi magari era bruttina e puzzava pure. Mica sappiamo com'era veramente.

Un modello di donna così lontano da quello attuale che però riscuote ancora molto successo.

Sì, ma ogni tentativo di attualizzare la sua figura, però, è un processo forzoso. Si fa diventare attuale ciò che si vuole, fraintendendo la storia.

Quindi non è un modello per il femminismo?

No, nel modo più assoluto. Giovanna era tutto il contrario.

Com'era?

Lei era d'accordo con le proibizioni bibliche e non ha mai preteso che le donne si equiparassero agli uomini. Agiva per volontà di Dio come portatrice di un carisma particolare, forse perché non c'erano uomini all'altezza o forse per dimostrare l'onnipotenza del Signore che affidava un compito simile a una donna.

Al di là dell'identità sessuale, la Pulzella è considerata anche icona del protonazionalismo.

Il discorso dell'urto tra nazioni è stato in parte superato con la creazione dell'Unione europea. Forse l'attualità che si cerca in Giovanna serve alle forze reazionarie. Di certo molti francesi la pensano così.

In Francia la Santa è infatti contesa dalle forze politiche.

Siamo alla vigilia delle elezioni, anche Giovanna può valere un pugno di voti e quindi il presidente Sarkozy è corso a prender freddo alle celebrazioni di Domremy. Che pagliacciata.

E se la Giovanna fosse d'origini italiane come sostengono alcuni storici? Bello smacco per Sarkò.

Non è così insensato pensarlo. Tuttavia i documenti del processo di inquisizione del 1431, di quello voluto dal re nel 1456 e di quello di canonizzazione del 1920 parlano chiaramente di una ragazza proveniente da una modesta famiglia del Giura, quindi francese.

Modesta ma con buoni appoggi politici.

Senza dubbio. Non per niente le diedero credito quando disse di aver avuto visioni divine. Aveva collaboratori di alto livello, che erano vicini al Delfino, il futuro re Carlo VII. Non sappiamo fino a che punto fosse un'autentica agitatrice o fosse una pedina manovrata. Di certo resta una figura al di sopra della sua era.

Basta a diventare santa?

Effettivamente non ci sono grosse testimonianze di santità e anche i miracoli che le si attribuiscono (qualche guarigione, ndr) sono piuttosto fumosi. La sua canonizzazione sembra più un favore di Papa Benedetto XV alla Francia, che nella I Guerra Mondiale si ritrovò unita attorno alla figura di Giovanna D'Arco.

(di Antonella Scutiero)

Nessun commento:

Posta un commento