venerdì 25 febbraio 2011

E il generale disse: "A me gli occhi, please"


Come convincere i politici americani che in Afghanistan servono più soldi e truppe? A me gli occhi, please, risponderebbe William Caldwell, il generale protagonista dell'ultima, incredibile forma di pressione che ha molto poco a che fare con quelle operazioni di lobbyng che pure sono permesse negli Usa: la parapsicologia. Proprio così. E che fior di personaggi sono finiti nel mirino, è proprio il caso di dirlo, del generale ipnotizzatore, su cui il comandante David Petraeus ha aperto adesso un'inchiesta. Dall'ex candidato alla presidenza degli Stati Uniti, John McCain, allo stesso capo di stato maggiore, Mike Mullen. Dal senatore Joe Lieberman, l'attuale indipendente che Al Gore aveva scelto come suo braccio destro, al capo della commissione esteri Carl Levin. Pezzi grossissimi. Contro cui il generale avrebbe organizzato, durante le loro visite in Afghanistan, quella guerra di pressione (para)psicologica che ricorda la storia raccontata da George Clooney in "L'uomo che fissa le capre", 1 il film tratto dal reportage di Jon Ronson sulle tecniche paranormali dell'esercito e della Cia.

In America le chiamano ancora "psy-ops", che sta per "psico-operazioni", anche se la definizione si è portata dietro così tante polemiche che da pochissimo è stata dismessa per la più militarmente corretta IO, Information Operation. Ma più che informare, i corpi specializzati in questo particolare tipo di servizio ricevono l'ordine di influenzare, con tutti i mezzi, i loro obiettivi. Una tecnica che sarebbe ammessa in teoria solo per le truppe nemiche ma che il generale Caldwell, desideroso di rovesciare le sorti della guerra infinita che l'Occidente combatte contro i Taliban, avrebbe rivolto contro gli stessi vertici americani.

La rivelazione arriva da un reportage di Rolling Stone, firmato da quel Michael Hastings che raccogliendo le confessioni e le sparate di Stanley McChrystal contro la Casa Bianca portò al licenziamento del comandante supremo delle truppe in Afghanistan, che Barack Obama sostituì con David Petraeus. E adesso naturalmente il Pentagono prova a smontare il casotto accusando Hastings di astio nei confronti dell'esercito.

Ma il generale viene incastrato dal suo sottoposto, il colonnello Michael Holmes, che ha raccontato al giornale di aver cercato di opporsi agli ordini. "Il mio compito in queste psy-ops è di manipolare la testa delle persone" ha ammesso candidamente "cioè di far pensare al nemico quello che noi vogliamo. Ma mi è proibito di fare la stessa cosa con la nostra gente. E quando ti chiedono di fare operazioni del genere sui senatori, sugli uomini del Congresso, beh, è chiaro che stai passando la linea".

La linea sarebbe stata passata eccome. Tant'è che il capo di staff di Caldwell, alla vigilia della revisione della strategia in Afghanistan di Obama, nel novembre del 2009, sarebbe sbottato col povero Holmes: "Ma come facciamo a convincere questa gente che ci servono più truppe? Che cosa dobbiamo piantare nelle loro teste?".

Le psico-operazioni del generale in Afghanistan costerebbero 6 milioni di dollari al contribuente americano. Ma da Bagdad a Kabul la sua squadra si è fatta già conoscere per una serie di tecniche border-line: tra cui anche quella di "correggere" e piegare le voci di Wikipedia al vangelo del Pentagono.

E adesso? Caldwell nega ovviamente e "categoricamente che abbia mai usato le Information Operations per influenzare i visitatori eccellenti". E Bing West, un ex assistente del ministero della difesa, dice al sito Politico che il generale "è una persona meravigliosa e non farebbe mai niente che potrebbe far male agli Stati Uniti d'America, mai". Infatti. Ha sempre fatto tutto per il loro bene: per far prevalere i nostri in questa maledettissima guerra. Più soldi, più truppe. E, magari, qualche migliaio di morti in più.

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