venerdì 25 febbraio 2011

Quando la sinistra risciacqua i suoi razzisti


La sinistra italiana dispone di due aziende storiche: la fabbrica del fan­go per sporcare chi vuol distruggere e l’impianto di depurazione per ripulire il passato sporco dei suoi nuovi alleati e affiliati. Le due aziende sono di antica data: per la fabbrica del fango ricordere­te, tra i tanti, il caso del presidente della Repubblica Giovanni Leone, massacra­to e infangato dal gruppo Repubblica­­l’Espresso e risultato poi innocente. Per l’impresa di pulizia del passato vorrei raccontarvi una storia sconosciuta ed esemplare nelle tresche tra giudici e sini­­stra, tra Corte Suprema e giustizia rossa e smemorata.

C’era una volta un illustre giurista cam­pano, Gaetano Azzariti, che fece gran carriera prima e durante il fascismo, poi firmò il becero «Manifesto della razza» contro gli ebrei e diventò il primo presi­dente del becero Tribunale per la Razza. Caduto il regime, l’Azzariti, dopo un pe­riodo di riciclaggio nel governo Bado­glio, si legò a Palmiro Togliatti che lo por­tò con sé come eminenza grigia al mini­stero di Grazia e Giustizia. E da allora la sua carriera nell’Italia repubblicana e antifascista riprese alla grande, dimenti­cando il nero passato. Fino a diventare, con la benedizione di Gronchi e di To­gliatti, il primo presidente della Corte Costituzionale (dopo il breve preludio di Enrico De Nicola). Carica che tenne fino alla sua morte, il 1961. Nessuno mai lo contestò da sinistra per il suo passato «infame».

Vite stroncate per una frase razzista e carriere luminose per chi gui­dò il tribunale contro gli ebrei. Pensate, il primo presidente della Corte suprema della Repubblica italiana è stato il primo presidente del tribunale della razza. Ma tutto è permesso se ti ricicli a sinistra e ogni accusa è possibile se viceversa sei suo avversario. Fior di fascisti furono ria­bilitati dalla sinistra e fior di galantuomi­ni coerenti furono condannati, anche a morte. Il Pci non c’èpiù da un pezzo; ma la sinistra che toglie i peccati dal mondo è viva e lotta con noi. Poi dite che la sto­ria non insegna nulla. Che sinistra di raz­za... (Piccola storia dedicata a Eco, ai giu­dici e a chi usa i paragoni del passato per colpire il presente).

(di Marcello Veneziani)

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